PADOVA (PD)
Sabato 13.11.2021

ESERCITAZIONE NAZIONALE 650 VIGILI DEL FUOCO DELLA DIREZIONE INTERREGIONALE VENETO-TRENTINO ALTO-ADIGE

Quarta settimana di esercitazione nazionale che ha visto protagonista il Veneto in contemporanea con le regioni Friuli Venezia Giulia e Calabria per testare la capacità di risposta nazionale in caso di calamità con la mobilitazione delle colonne mobili.
L’esercitazione ha visto impegnati fino a 180 vigili del fuoco al giorno su 7 diversi scenari su tutto il territorio della regione  tra cui molti specialisti del Corpo: nucleo USAR (Urban Search and Rescue), i nuclei cinofili, SAF (Speleo Alpino Fluviali), TAS (Topografia Applicata al Soccorso) NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico Radiologico), reparto volo, nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto). 
Attivate anche le sale crisi provinciali e quella della Direzione interregionale di Padova.
Testati per tutti gli scenari l’attuazione dell’Incident Command System, la prontezza di attivazione delle risorse, la verifica del flusso di comunicazione interno ed esterno, l’utilizzo dei specifici dispositivi di protezione individuali e le verifiche dei sistemi hardware e software in dotazione. 
Tra gli scenari: il campo macerie di Belluno, dove i Vigili del fuoco sono stati impegnati per la simulazione di un soccorso a seguito di un evento sismico, nell’abitato abbandonato di Tambre esercitazione per i tecnici dei vigili del fuoco che hanno eseguito operazioni di quicktriage sugli edifici. In campo anche il nucleo NIS (Nucleo Interventi Speciali) per la costruzione di opere provvisionali. 
Nel comune di Villaga (VI) sui Colli Berici e nel comune di Venegazzù (TV) sono state effettuate delle ricerche a persone scomparse con l’impiego di personale specialistico TAS, cinofili, reparto volo e personale SAPR proveniente dai diversi comandi. 
A Favaro Veneto (VE) presso l’ex forte  Cosenz, i vigili del fuoco hanno operato in uno scenario incidentale con rischio chimico: nuclei NBCR regionale e provinciale dei diversi comandi durante le simulazioni hanno rilevato sostanze tossiche, provvedendo al confinamento e al recupero. 
Presso la sede dei vigili del fuoco di Venezia-Mestre il personale ha avuto modo di testare nuovi sistemi di spegnimento e l’utilizzo di nuove attrezzature tecniche innovative da utilizzare negli interventi per incidenti stradali, oltre ad un’attività di retraining di TPSS (Tecniche Primo Soccorso Sanitario). Testati anche scenari incidentali anche con auto elettriche.
Ancora a Padova squadre SAF (Speleo Alpino Fluviali) hanno effettuato manovre di calata e recupero di infortunati in quota: in Val Gallina, in Val D’Adige, sui Colli Euganei; poi squadre sul fiume Brenta con un gommone da rafting per la ricerca di persone trascinate da un’onda di piena. 
A Vittorio Veneto è stato allestito il modulo MSL (Modulo di Supporto Logistico), il sistema modulare di tende a supporto delle squadre dei vigili del fuoco in caso di calamità, che durante le quattro giornate è stato allestito e smontato più volte.

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