TRAGEDIA USTICA, ULTIMO VIAGGIO DEL RELITTO

Il 27 giugno 1980 la tragedia nel cielo di Ustica, 26 anni dopo i Vigili del fuoco assemblarono i resti e li riportarono al Museo della Memoria a Bologna. Fu un’operazione non facile: le parti del relitto erano appoggiate su una grata metallica e la struttura era particolarmente labile, avrebbe potuto cedere facilmente, non era adatta ad affrontare un viaggio del genere. 
Eppure una soluzione fu trovata, tecnicamente complicata ma efficace ed estremamente vantaggiosa dal punto di vista economico. Si decise di utilizzare i tubi della struttura modulare su cui era adagiato il troncone di coda per costruire una controgabbia da saldare a quella sulla quale erano stati adagiati i resti dell’aereo. Il velivolo, lungo meno di trenta metri, fu diviso in due parti, la fusoliera in tre. Con due autogru furono sollevate le pesanti sezioni dell’aereo, accuratamente imbracate e posizionate sui TIR dei Vigili del fuoco, le ali invece vennero adagiate sui semirimorchi a pianale ribassato per poter passare sotto i ponti. Una volta prese le misure e studiati i percorsi più idonei, il relitto era pronto per il suo ultimo viaggio.

Scarica video

Scarica video 1