LA TRAGEDIA DI RIGOPIANO

Nella serata del 18 gennaio 2017 una slavina, staccatasi da un costone del Gran Sasso, travolse l'hotel Rigopiano, nel comune di Farindola (PE), mentre all'interno della struttura erano presenti ospiti e personale dell'albergo.
I Vigili del fuoco riuscirono a raggiungere l'albergo alle prime luci dell'alba a bordo dell'elicottero drago 52 del nucleo di Pescara.
L'impervia conformazione morfologica della zona, le avverse condizioni atmosferiche e la collocazione dell'hotel, situato alle pendici del massiccio montuoso più alto degli Appennini in un'area raggiungibile via terra con un'unica strada, aggravarono il compito dei soccorritori.
Le attività proseguirono senza sosta fino alla tarda sera del 25 gennaio, quando venne estratto dalle macerie l'ultimo corpo privo di vita. Per la ricerca dei 38 dispersi lavorarono complessivamente 1.146 Vigili del fuoco, 18 funzionari e 350 automezzi. L'ingente dispiegamento di uomini e mezzi consentì di trarre in salvo 9 persone.
In questo scenario complesso, il dispositivo di soccorso era composto da personale altamente specializzato come gli USAR (Urban Search And Rescue), le unità cinofile, il nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviali) e i GOS (Gruppo Operativo Speciale). Particolarmente utile fu l'utilizzo dei droni, per riprendere gli scenari anche durante le ore notturne.

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