PROGETTO “PROMETHEUS”, LA CONFERENZA FINALE A ROMA PRESSO L’ISTITUTO SUPERIORE ANTINCENDI DEI VIGILI DEL FUOCO

Nel pomeriggio del 20 gennaio è stato presentato, presso l’Istituto Superiore Antincendi (ISA), il risultato ottenuto nel progetto europeo denominato “Prometheus”, che è il terzo progetto, dopo EASeR e BELICE, in cui il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco è impegnato in qualità di coordinatore di un partneriato internazionale, con l’obiettivo di lavorare all’unisono per rispondere ad esigenze immediate delle squadre operative in attività di ricerca e salvataggio.
In questa occasione sono intervenuti anche gli alti vertici del soccorso nazionale ed internazionale ed hanno definito Prometheus come un nuovo strumento nel soccorso tecnico urgente. Presto il sistema sarà integrato con i sistemi operativi del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, quelli operativi francesi di EsCASC (Ècole d’Application de Sècuritè Civile) e spagnoli di ERICAM (Emergencia y Respuesta Inmediata de la Comunidad de Madrid). 

Il Capo Dipartimento Laura Lega, oltre ai saluti di rito nei confronti dei colleghi stranieri francesi di EcASC - Ècole d’Application de Sècuritè Civile di Velabre e spagnoli di ERICAM - Emergencia y Respuesta Inmediata de la Comunidad de Madrid, unitamente alla rilevante presenza della Commissione Europea DG-ECHO con  Mr. David Pfrang, che opera presso l’ERCC, il Centro Europeo per la risposta e il Coordinamento delle Emergenze.  “Prometheus è uno strumento funzionale, semplice da utilizzare, che supporta il personale impegnato e sottoposto a grande stress operativo che deve intervenire con razionalità e buon senso, in modo da individuare con immediatezza le priorità dei siti su cui intervenire e favorire la condivisione delle risorse informative necessarie. Prometheus porta una capacità di intervento significativo con metodo e merito. I progetti vivono con i test sul  territorio, e proprio a Cerzeto in Calabria si è fatta una esercitazione internazionale, dove questo software è stato testato e ne è stata rilevata la bontà di intervento. Quindi dobbiamo consolidare questo progetto come risultato storico e deve essere uno sprone a fare di più.” 

Il Capo del Corpo Nazionale Guido Parisi. “Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ha trattato in tre progetti europei, come coordinatore, temi che ancora non erano mai stati affrontati e che sono stati, in alcuni casi, elementi che hanno ostacolato o rallentato la risposta dei soccorritori. Ricordiamo lo studio degli elementi che analizzano gli “Effetti Barriera” per portare soccorso alle popolazioni colpite da calamità, tema affrontato con il progetto EASeR che analizza 10 ostacoli - “barriere” - da superare con strumenti operativi, formazione, procedure da applicare; la suddivisione del territorio – “settorizzazione” – ed il dimensionamento rapido delle risorse necessarie per una risposta più rapida ed efficace all’emergenza sono stati studiati con il progetto BELICE. Il progetto Prometheus completa il lavoro finora svolto fornendo un sistema di scambio di informazioni di vario tipo (scritti, foto, testimoniante, video, dati …) tra i soccorritori e il coordinamento di vario livello dell’emergenza in scenario sismico.
I tre progetti hanno un comune obiettivo fondamentale: giungere rapidamente ed efficacemente a salvare vite e portare soccorso dopo una calamità. Ritengo che il nome Prometheus, dal greco colui che riflette prima di agire, è un nome che ben si concilia alle funzioni del software”. Infatti prosegue “la gestione delle informazioni secondo le metodiche previste da INSARAG, con l’utilizzo di schede di raccolta dati standardizzate, in grado di colloquiare con team USAR preparati per tali tipologie di emergenze, attraverso il coordinamento delle operazioni da parte dell’UCC, vale a dire del centro di coordinamento delle operazioni USAR che proprio grazie a  Prometheus possono avvenire anche a distanza, tramite il sistema di scambio dati che è stato appositamente progettato e applicato.
Il Corpo nazionale persegue da sempre, nella sua storia ultra-ottantennale, la ricerca continua verso il miglioramento dei sistemi e delle procedure operative, affinchè il cittadino sia consapevole che dietro l’uniforme del Vigile del fuoco c’è un professionista del soccorso.”

Capo Dipartimento protezione civile Fabrizio Curcio "Il Progetto Prometheus esprime tre elementi fondamentali per le nuove sfide del Sistema di protezione civile, sia in ambito nazionale che europeo: la rapidità dell'intervento, la gestione delle informazioni e la digitalizzazione messa al servizio dell'esperienza maturata negli anni da chi lavora sul campo. In questo senso un ringraziamento particolare va alle Regioni che sono chiamate a rispondere alle necessità e alle richieste che vengono dal territorio. La sinergia che da sempre caratterizza il Servizio Nazionale di protezione Civile, si avvale delle competenze di tutte le componenti, dalla fase iniziale dell'intervento d'emergenza - dove il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, struttura fondamentale del Sistema ed eccellenza operativa,  assicura con abnegazione il proprio intervento - fino alle fasi successive del ritorno alla normalità, quando sono proprio gli Enti locali a fare da raccordo tra i cittadini e le Istituzioni nazionali. Per questo nella cornice delle procedure, l'innovazione tecnologica garantisce un intervento sempre più efficace per la tutela del bene comune".

Il Direttore Centrale per l’Emergenza dei Vigili del Fuoco Marco Ghimenti: “la condivisione delle informazioni attraverso una attenta valorizzazione di tutti i dati geo-localizzati disponibili, a partire da quelli oggetto di previsione degli effetti dell’evento a causa della vulnerabilità territoriale, sono punti strategici sui quali bisogna far convergere formazione e le dotazioni strumentali dei soccorritori in modo che gli stessi sappiano raggiungere con immediatezza i siti da affrontare con priorità, secondo le procedure codificate a livello internazionale da INSARAG che anche il Corpo nazionale ha ripreso nelle proprie disposizioni interne relative alla mobilitazione operativa secondo la Circolare 1/2020 e delle Linee del Sistema di Gestione Operativa USAR.
Per questo Prometheus appare come soluzione italiana, realizzata dall’esperienza dei terremoti affrontati dal Corpo nazionale, che si propone per migliorare l’intero sistema di risposta, offrendo procedure codificate che, per essere ancora più efficaci, hanno bisogno di integrarsi con i sistemi operativi utilizzati dalle Strutture operative per l’esecuzione degli interventi.”


David Pfrang di ERCC di DG ECHO “Questo progetto è giunto alla fine, in ogni emergenza ci sono molte difficoltà da affrontare, ed è importante avere nelle emergenze un approccio professionale, lo stesso che è stato profuso nel Progetto Prometheus, la Commissione europea ritiene questo progetto un buon traguardo”

 

Video 1 - Convegno Prima Parte

Video 2 - Convegno Seconda Parte

Video 3 - Convegno Terza Parte

Video 4 - Servizio RaiNews24 edizione delle ore 19.00 del 20 gennaio 2022  

Video 5 - Convegno del 28 gennaio 2022

 

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