RICERCA PERSONA EX BASE MILITARE DI FORNOVO
Si è conclusa nei giorni scorsi un’esercitazione che ha visto coinvolti i Vigili del fuoco di Parma in attività di tipo SAR (Search And Rescue) ipotizzando il soccorso ad una ragazza dispersa nella ex base militare La Carona di Fornovo.
La simulazione della ricerca e soccorso ha visto impegnati 40 unità del Comando e il nucleo SAPR (Sistemi A Pilotaggio Remoto) della Direzione Regionale Emilia Romagna che hanno applicato tecniche TAS (Topografia Applicata al Soccorso) per localizzare e raggiungere la dispersa, SAF (Speleo Alpino Fluviale) per recuperarla con l'ausilio di corde ed imbraghi e TPSS (Tecniche di Pronto Soccorso Sanitario) per stabilizzarla in modo da poter trasportarla con appositi dispositivi sanitari.
L’esercitazione prevedeva che una ragazza di 15-16 anni, durante un’escursione in bicicletta, fosse entrata nella ex base militare La Carona e per cause impreviste non aveva fatto più rientro alla propria abitazione. Arrivava cosi la richiesta di soccorso alla sala operativa 115 dando il via all’esercitazione.
Mezzi e uomini del 115 si sono recati immediatamente presso La Carona per istituire il PCA (Posto Comando Avanzato) e dopo una mappatura dell’area di ricerca le squadre di terra e i droni hanno iniziato la battuta della zona boscata alla ricerca della ragazza o di indizi che potessero aiutare ad individuarla. Proprio il ritrovamento del casco da bici e della borraccia, da parte delle squadre TAS, in prossimità di due pozzi hanno permesso d’individuare la dispersa. Vista la particolarità del sito, con pozzi verticali di 30m e gallerie ipogee per collegare silos e cisterne, il PCA ha richiesto l’intervento delle squadre SAF specializzate in interventi con tecniche speleo-alpinistiche. Proprio quest’ultime, una volta calate all’interno dei pozzi e raggiunto il fondo, assicurandosi che l’ambiente fosse sicuro e che non ci fossero esalazioni di gas, hanno perlustrato tutte le cisterne e le varie gallerie, prive di illuminazione naturale o artificiale, fino all’individuazione della ragazza. Dopo aver verificato lo stato di salute e averla saldamente imbarellata, la ragazza è stata recuperata e portata in superficie attraverso uno dei pozzi ipotizzandone l’affidamento alla cure del 118.