Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone di squadre di specialisti "portuali", Vigili del Fuoco brevettati nautici, impiegati nelle attività di soccorso in mare, a terra, a bordo delle navi e dei galleggianti e presso i porti, da sempre luoghi ad alto rischio per la complessità delle attività commerciali ed industriali in essi svolte. Sono dislocati presso zone di particolare importanza tramite 24 distaccamenti portuali. Come per le altre specializzazioni dei Vigili del Fuoco, negli ultimi anni è stata dedicata grande attenzione all'adeguamento tecnologico delle risorse strumentali. Le nuove unità navali sono infatti sorvegliate alla costruzione dal RINA (Registro Italiano Navale) e classificate per la navigazione nazionale, oltre che completamente equipaggiate per affrontare qualsiasi emergenza.

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sta provvedendo all'iscrizione delle proprie Unità Navali nel Registro delle navi e dei galleggianti in servizio governativo non commerciale; ciò comporta l'acquisizione dello status  di nave in servizio governativo non commerciale, nonché delle immunità e dei privilegi riconosciuti dagli articoli 32, 96 e 236 della Convenzione delle nazioni Unite sul diritto del mare (Montego Bay 10 dicembre 1982); immunità che equipara questo naviglio di proprietà o al servizio dello Stato alle navi da guerra, godendo, ad esempio, nell'alto mare della completa immunità dalla giurisdizione di qualunque Stato che non sia lo Stato di bandiera. In virtù dell'iscrizione nel "Registro governativo" inoltre  le unità e i mezzi navali dovranno inalberare la bandiera nazionale costituita dal tricolore italiano, caricato al centro dell'emblema dello Stato di cui al Decreto legislativo 5 maggio 1948 n. 535, con la scritta "Repubblica italiana".

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